
Noi del Blog che veniamo definiti "Rossi"quando esprimiamo in libertà il nostro parere toccando purtroppo qualche nervo scoperto, abbiamo il piacere di segnalarvi questa nuova iniziativa dell'Ammiistrazione Comunale della nostra Città.
Ringraziamo un nostro amico/collaboratore per il suo prezioso aiuto.
L'immagine non è Muro Rotto, ma rende l'idea di com'è fatta una Villa romana
Finalmente una buona notizia.
Cos'è Muro Rotto.
Per Muro Rotto appunto si tratta di una villa panoramica di ben 10.000 metri quadrati, quello che stupisce sono soprattutto le sue imensioni. Il progetto e soprattutto la speranza è che in quell'area si possano riportare alla luce numerosi reperti archeologici più o meno importanti.
Ci piacerebbe immaginare un prossimo museo in cui vengano esposti questi reperti.
L'impegno dell'Amministrazione Comunale, sarà sotto gli occhi della collettività, e lil nostro augurio è che si possano fare tanti bei progetti a favore della collettività Troiana in modo trasparente e alla luce del sole, propio come Muro Rotto!!
“La provincia di Foggia ha un grandissimo patrimonio culturale da salvaguardare e valorizzare, ricco di antiche e significative testimonianze sparse nella Capitanata”. Lo mette in evidenza il Piano Territoriale di Coordinamento, lo ha sottolineato anche l’assessore provinciale alla Pianificazione Strategica, Leo Di Gioia, intervenuto al convegno connesso all’Open Day archeologico, tenuto durante il fine settimana, relativo all’area di ‘Muro Rotto’, nel comune di Troia, nella quale insistono tracce di una villa romana di grande interesse. “Non abbiamo monumenti importanti ma possiamo mettere in rete i siti e gli oltre quattromila beni archeologici catalogati”, ha dichiarato in proposito Di Gioia che ha aggiunto: “è una scelta che guarda lontano, alle nostre radici”.
Proprio alle attività di valorizzazione dei beni culturali guardano con attenzione l’assessore alla Cittadinanza Attiva della città di Troia, Urbano De Lorenzis, e il sindaco Edoardo Beccia che, nell’occasione, ha annunciato il finanziamento per il sito archeologico di Vaccarezza: “Sappiamo che lì c’è un tesoro. Ora potremo riportarlo alla luce proteggendolo e rendendolo fruibile a tutti”.
Impegnata a cofinanziare le iniziative che vanno in questa direzione la Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, intervenuta al convegno con il consigliere Giuseppe Andreassi.
Per Marisa Corrente, della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, si registra un nuovo approccio nelle attività di recupero, valorizzazione e salvaguardia delle testimonianze storiche che affiorano dal territorio dauno: “La convivenza delle pale eoliche con gli antichi insediamenti è un fatto da accettare”. Così come bisogna rendersi conto che dobbiamo “salvare il salvabile” puntando sulla consapevolezza dei cittadini, in particolare degli agricoltori, veri tutori del territorio e del suo paesaggio.
“Il nostro è un progetto ambizioso”, ha dichiarato nell’intervento conclusivo Giuseppe Ceraudo riferendosi all’attività scientifica del Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria dell’Università del Salento che durante le indagini sulle tracce della Via Traiana ha condotto il gruppo di studi alla scoperta di numerose tracce di costruzioni riconducibili al IV-V secolo d.C. .
Avvalendosi della ricognizione aerea, alla ricerca di presenze antropiche, è stato possibile individuare tracce neolitiche, di epoca romana o anche più recenti. Elementi utilissimi per la ricostruzione storia. “Ci sono decine di ville nella zona”, ha dichiarato Ceraudo. Quella di Muro Rotto offre elementi di grande interesse, soprattutto per le sue dimensioni. Si tratta di una villa panoramica di ben 10.000 metri quadrati, posizionata in una zona pianeggiante dalla quale si gode di una vista spettacolare sul Gargano e sul Tavoliere. Interessanti i resti del pavimento, realizzato in cotto e piastrelle di colori diversi, ma anche i dadi da gioco ritrovati a pochi centimetri sotto terra e i gusci di ostriche, testimonianze del tenore di vita degli abitanti della villa. Completano il quadro d’insieme l’esistenza di una cisterna, con annesso impluvio, e tracce di strade d’accesso alla villa, che aggiungono interesse al sito oggetto di indagine.
Fondamentale la consapevolezza dell’interesse e dell’importanza di questo sito archeologico: “può scoraggiare da ulteriori arature profonde del terreno, che finirebbero per distruggere l’insediamento in maniera irreparabile”.
fateci conoscere il Vostro parere
troiaeroiani@alice.it
Speriamo che questa incredibile scoperta, testimone del nostro glorioso passato, possa far da traino alla nascita di un flusso turistico nella nostra cittadina, a vantaggio di tutti e per tutti.
RispondiEliminaL'Amministrazione si impegni a sfruttarlo e valorizzarlo nel miglior modo possibile...non dimentichiamoci che a Troia abbiamo altri tesori poco (o per niente) valorizzati..auguriamoci poi e che i lavori di scavo proseguano e magari possano portare alla luce ulteriori meraviglie.