mercoledì 2 dicembre 2009

Giardinetto: nuovo sequestro della Finanza

Giardinetto: nuovo sequestro della Finanza
Immagini della conferenza stampa svoltasi questa mattina alla procura di Lucera. Da sinistra il procuratore Massimo Lucianetti, il pm Pasquale De Luca e il tenente colonnello Giacomo Ricchitelli




Segnaliamo unarticolo apparso su Lucera web, segnalato da due amici del Blog.


Fanghi contenenti cadmio, cromo esavalente, benzene e amianto per circa 250 mila tonnellate di materiale tossico rinvenuto interrato in località Giardinetto nell’agro di Troia.
È tornata infatti all’attenzione della procura della Repubblica di Lucera l’area su cui sorge la I.A.O. (Industria Ambientale Organizzata) del Gruppo Fantini, azienda finita nell’ultimo anno alla ribalta delle cronache e delle attenzioni di enti comunali, Arpa e semplici cittadini, proprio perché su di essa si erano concentrati sospetti e preoccupazioni in merito a situazioni di inquinamento ambientale dovuto allo stoccaggio di rifiuti tossici.
Rispetto alle precedenti vicende giudiziarie, “non si tratta di una riapertura del caso”, ha tenuto a precisare il procuratore di Lucera Massimo Lucianetti che questa mattina ha illustrato i dettagli della nuova operazione condotta dai militari del comando provinciale della Guardia di finanza di Foggia. Al termine risultano denunciate tre persone, indagate a vario titolo per reati collegati ai rifiuti rinvenuti, ma anche per violazioni edilizie e falso ideologico.
A seguito della lettura di un articolo di giornale e per i servizi televisivi “in cui si parlava di malati di tumore - ha dichiarato Lucianetti - la procura ha avviato delle indagini autonomamente, per vedere se c’erano altri fatti che potevano emergere entro uno schema legale diverso, cioè reati diversi che potevano essere individuati sulla base di un nuovo accertamento”.
Sulla base delle nuove testimonianze raccolte dagli uomini della finanza e a nuovi accertamenti compiuti nell’area, grazie ai quali sono stati individuati i fanghi interrati, si è quindi arrivati al sequestro preventivo.

Un altro sequestro preventivo venne chiesto dalla procura lucerina nel dicembre 2008 ma “non è stato accordato dal Gip del tribunale di Lucera e quindi la procura ritenne che potesse essere adottato un sequestro probatorio utile a svolgere tutti gli accertamenti del caso - ha spiegato Lucianetti – mentre nell’ottobre di quest’anno si è allora proceduto al sequestro preventivo sia degli 8 capannoni in amianto che di tutta l’area di 340 mila metri quadri in cui, grazie a numerosi carotaggi e consulenze, sono stati rinvenuti i fanghi lavorati col materiale tossico”.
Da qui i tre indagati e per uno di essi già ad ottobre la procura aveva inoltrato una richiesta di provvedimento cautelare che però era stata rigettata.
“Procederemo sia per quanto riguarda i reati ambientali sia sul fronte della salute con degli ulteriori accertamenti per stabilire se vi sia un nesso di causalità”, ha concluso Lucianetti.

La questione più importante della vicenda infatti sono le denunce di casi di malattie tumorali concentrati in quella zona. “Non possiamo dare dei dati sui nessi causalità, però è vero che c’è un’indagine epidemiologica condotta dalla Asl”, ha aggiunto il tenente colonnello Giacomo Ricchitelli della Guardia di finanza. (Luceraweb)

1 commento:

  1. Arrestati Rocco e Maurizio Bonassisa.
    http://www.italiaterranostra.it/?p=3191

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