venerdì 12 marzo 2010

TROVATO IL COVO DEI RAPINATORI DELLA GIOIELLERIA.

Pubblichiamo la notizia apparsa oggi su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

LA POLIZIA TROVA IL COVO DEI RAPINATORI SCATENATI


COLPO IN AZIENDA
C’era un furgone rubato a gennaio e usato dal commando che il primo marzo fece irruzione in una ditta vinicola, portando via la cassaforte

RAID IN GIOIELLERIA
Recuperata anche l’auto della gang che 10 giorni fa picchiò un gioielliere, fuggendo con monili per 30mila euro Recuperate le auto utilizzate dalla banda per 2 assalti

Nel capannone rinvenute dalla «scientifica» impronte digitali forse dei banditi

• Ritrovato dalle «volanti» il covo dove una banda di rapinatori aveva nascosto le auto utilizzate per due rapine avvenute recentemente in città ed a Troia; recuperate un’auto, due furgoni e un «fuoristrada». Gli agenti delle «volanti» hanno ispezionato una decina di casolari e capannoni nelle campagne di Foggia alla ricerca di auto rubate. In un deposito abbandonato situato nella zona del «Salice», i poliziotti venerdì po meriggio hanno trovato una «Fiat Stilo» rubata a Matera il primo marzo; due furgoni Mercedes e un fuoristrada cassonato, risultati rubati a gennaio presso una ditta di Termoli.

La «Fiat Stilo» - dicono gli investigatori - è l’auto usata per la fuga dai banditi che il 2 marzo scorso hanno preso di mira una gioielleria di via roma a Troia, dove un falso cliente aggredì il proprietario del negozio, lo colpì alla testa con il calcio della pistola, fece entrare i complici con i quali rubò gioielli per 30mila euro, dileguandosi sull’auto notata da alcuni testimoni e ora ritrovata dai poliziotti. Il «fuoristrada» con cassone, risultato rubato a Termoli, è invece il mezzo - dicono gli investigatori - utilizzato dal commando di 12 banditi che la notte sul primo marzo assaltarono un’azienda vitivinicola a Foggia su via Manfredonia, le gando il custode, rapinando merce varia per 200mila euro e portando via anche una cassaforte sradicata dal muro (peraltro vuoto). Sul cassone del «fuoristrada» i poliziotti hanno trovato i segni lasciati dalla cassaforte rapinata. Nel casolare sono intervenuti anche gli agenti della «scientifica» che hanno trovato varie impronte digitali sui mezzi rubati: si sta verificando se appartengano a pregiudicati.
 
IL NOSTRO PARERE
Ci auguriamo che con le impronte digitali si possa risalire agli aggrssori di Archino Casoli, e che la giustizia possa fare il suo corso ed assicurare agli aggressori una giusta pena per quanto accaduto
e soprattutto per rendere le nostre strade più sicure con meno delinquenti in circolazione.
 
fateci conoscere il Vostro parere
troiaetroiani@alice.it

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