Riportiamo una notizia della Gazzetta del Mezzogiorno. Un fatto grave quasi scontato ai giorni d'oggi, appropriarsi indebitamente di cose non proprie, prendere regali e regalini per chiudere un occhio a discapito della Sicurezza, dell'Incolumità e della Vita della Persone. Non si scherza con queste cose, denunciamo ed indignamoci tutti. | |||
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![]() Tra i tre arrestati c'è il comandante provinciale dei vigili del fuoco del capoluogo pugliese, Giovanni Micunco. Le indagini sono iniziate nel 2004. Nell’inchiesta, condotta dal pm della Procura di Bari, Francesca Romana Pirrelli, sono indagate altre 12 persone, tra le quali anche funzionari della Regione Puglia. Stamane, oltre alle misure cautelari, le Fiamme Gialle hanno effettuato numerose perquisizioni tra uffici pubblici, abitazioni e studi professionali. 11,30 - GLI ALTRI DUE ARRESTATI Ai domiciliari sono stati posti anche Luigi Cippone, funzionario addetto all’ufficio di prevenzione incendi del Comando provinciale dei vigili del fuoco, e Rocco Mercurio, funzionario dipendente dell’Istituto Superiore di prevenzione e sicurezza sul lavoro di Bari. Le indagini sono state svolte anche mediante intercettazioni telefoniche e hanno interessato le province di Bari e di Foggia. E’ stato documentato un abuso sistematico dei poteri da parte di alcuni dipendenti del Comando provinciale dei vigili del fuoco che, secondo gli investigatori, abusando delle loro cariche, hanno dato origine, e comunque alimentato, una vera 'concussione ambientalè. A pagare le somme di denaro o a fornire altre utilità sono stati, ad esempio, una società multinazionale della grande distribuzione, imprese locali, professionisti e altre persone obbligate a chiedere il rilascio dei certificati di prevenzione incendi. Il sistema illecito si avvaleva anche della collaborazione di alcuni professionisti e di altri dipendenti pubblici, i quali, stando alle risultanze dell’inchiesta, esercitavano una seconda professione 'in nerò, cioè fungevano da 'collettori' dei funzionari dei vigili del fuoco, canalizzando le richieste degli utenti. 13,15 - LAUDATI: ''DEGENERAZIONE SISTEMATICA DI QUELL'UFFICIO'' Dall'indagine che ha portato agli arresti di questa mattina emerge la “degenerazione sistemica di un ufficio importante dell’amministrazione pubblica sul territorio: il Comando dei vigili del fuoco”. Così il procuratore della Repubblica di Bari, Antonio Laudati, ha commentato l’arresto del comandante provinciale dei vigili del fuoco di Bari e di altre due persone. “La vicenda riguarda – ha detto Laudati – il rilascio delle certificazioni di prevenzioni incendi che per ogni azienda è prodromica all’esercizio dell’attività”. “I comportamenti contestati – ha aggiunto – sono al limite dello scadimento della funzione pubblica perchè per questa procedura si faceva sistematicamente ricorso a dazioni di danaro, pagamento di cene e forniture di suppellettili”. “Gli episodi contestati – ha sostenuto Laudati – preoccupano per la sistematicità del fenomeno della concussione ambientale, cioè l’instaurarsi di un clima in cui si sa che bisogna pagare per ottenere delle prestazioni che si ha il diritto di ricevere”. 15,30 - ALBERI DI NATALE E UNA CENA AD IKEA TRA I REATI CONTESTATI Tra gli episodi concussivi contestati al comandante dei vigili del fuoco di Bari, Giovanni Micunco ci sono la fornitura di un albero diNatale e dei relativi addobbi, il pagamento di una cena, la richiesta di assunzione di una conoscente presso il colosso svedese Ikea, dal quale ottenne anche la fornitura gratuita di 20 poltrone, e il trasloco di masserizie da un alloggio di servizio alla sua abitazione privata. I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2005 e il 2007 e riguardano le presunte pressioni che Micunco avrebbe esercitato sugli imprenditori che avevano chiesto ai vigili del fuoco il rilascio della certificazione di prevenzione incendi, atto indispensabile per poter esercitare l’attività d’impresa. 15,45 - COINVOLTI ANCHE FUNZIONARI REGIONALI Nell’inchiesta sono indagati anche i funzionari della Regione Puglia, Michele Di Leone e Giuseppe Bellomo (per falso e truffa) per aver concorso con Micunco nell’indurre in errore la Regione Puglia e per far liquidare al comandante dei vigili del fuoco le indennità chilometriche (due da 10,80 euro ciascuna e una da 13.50 euro) spettanti ai membri di commissione per i collaudi e la verifica di impianti di distribuzione carburanti. Nel compiere la frode – secondo l'accusa – i funzionari regionali si sono basati sul falso presupposto che Micunco utilizzava nelle missioni l’auto privata anzichè quella di servizio. Tra gli altri indagati anche il vigile del fuoco Raffaele Speranza (per truffa) per aver concorso con Micunco nel far controllare la caldaia dell’alloggio del comandante facendo fatturare la spesa (di 216 euro) come intervento sull'impianto centralizzato del comando vigili. Assieme a Mercurio sono indagati per concussione anche i dipendenti dell’Ispesl Antonio De Musso, Domenico Amato e Salvatore Sollazzo, per aver costretto il responsabile della società Liquigas di Bari e Foggia ad alimentare un sistema di frode che consisteva nel rilasciare ai dipendenti della Liquigas il punzone con il timbro dell’istituto per far figurare i collaudi (due anzichè uno, con relativo raddoppio delle spese di missione) di un rilevante numero di bombole vuote di gas, collaudi in realtà mai eseguiti dal responsabile Liquigas. Cippone è infine accusato di aver alimentato una prassi concussiva che prevedeva la dazione di danaro e di altre utilità a fronte di una preventiva consulenza nell’attività anticendio: in questo modo avrebbe incassato dal 2002 al 2007 almeno 12.000 euro, oltre ad un cestino con funghi e latticini del valore di 50 euro. | |||
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venerdì 8 gennaio 2010
Bari, arrestati il comandante Vigili del Fuoco e 2 collaboratori.
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